Caratteristiche psichiatriche associate alla mortalità nel lungo termine nei pazienti con sindrome coronarica acuta e depressione maggiore


Il disturbo depressivo maggiore dopo sindrome coronarica acuta è associato a un aumento del tasso di mortalità.

I ricercatori del Columbia University College of Physicians and Surgeons di New York, negli Stati Uniti, hanno esaminato i dati dei partecipanti allo studio SADHART ( Sertraline Antidepressant Heart Attack Randomized Trial ) per stabilire le caratteristiche del disturbo depressivo maggiore associato alla mortalità a lungo termine.

Lo scopo dei Ricercatori era quello di determinare se le seguenti variabili fossero associate a mortalità a lungo termine: gravità della depressione al basale, precedenti episodi di disturbo depressivo maggiore, insorgenza del disturbo depressivo maggiore prima o dopo l’episodio di sindrome coronarica acuta, terapia di 6 mesi con Sertralina ( Zoloft ) e miglioramento dell’umore in modo indipendente rispetto al trattamento.

Lo studio SADHART era uno studio in doppio cieco, controllato con placebo, randomizzato che ha confrontato la sicurezza e l’efficacia antidepressiva della Sertralina rispetto al placebo in 369 pazienti con sindrome coronarica acuta e che rientravano nei criteri di definizione del disturbo depressivo maggiore.

La principale misura di esito era lo stato vitale di 361 partecipanti durante un periodo osservazionale mediano di 6.7 anni.

Durante lo studio 75 partecipanti ( 20.9% ) sono deceduti.

Precedenti episodi di disturbo depressivo maggiore, insorgenza del disturbo prima o dopo l’episodio di sindrome coronarica acuta e un trattamento iniziale di 6 mesi con Sertralina sono risultati associati a mortalità a lungo termine.

Modelli di regressione proporzionale di Cox hanno mostrato che la gravità del disturbo depressivo maggiore al basale ( hazard ratio, HR=2.30; P < 0.006 ) e il mancato miglioramento sostanziale del disturbo depressivo maggiore con Sertralina o placebo ( HR=2.39; P < 0.001 ) sono strettamente associati, e in modo indipendente, a mortalità a lungo termine.

Un marcato miglioramento della depressione [ punteggio di 1 alla sottoscala CGI-I ( Clinical Global Impression-Improvement ) ] è risultato associato a una migliorata aderenza al trattamento previsto dallo studio.

In conclusione, la gravità del disturbo depressivo maggiore entro poche settimane di ospedalizzazione per sindrome coronarica acuta o l’assenza di miglioramento durante i 6 mesi successivi alla sindrome coronarica acuta sono risultati predittivi di un aumento più che doppio della mortalità durante il periodo osservazionale di 6.7 anni. ( Xagena2009 )

Glassman AH et al, Arch Gen Psychiatry 2009; 66: 1022-1029


Psyche2009 Cardio2009


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